Madonie
Scelte di programmazione per una futura montagna di risorse
Dibattito
Passo l’Abate – Centro di Educazione Ambientale
24 Settembre 2005
Le Madonie sono indubbiamente una risorsa per la Sicilia , in termini di specificità ambientali e paesaggistiche, di tipicità naturali e produttive; una risorsa dalla naturale vocazione mediterranea ma sacrificata dalla mancanza di infrastrutture, soprattutto nell’ambito dei servizi alle imprese ed ai cittadini, e della potenziale offerta turistica.
Per questo oggi il comparto madonita non gode dei prerequisiti essenziali per poter far fronte alla forte concorrenza mediterranea, di Paesi che hanno saputo far meglio sistema.
Sulla capitale importanza di una programmazione assistita ed integrata per lo sviluppo della risorsa “montagna” si sono confrontati cittadini, operatori pubblici e privati, studenti ed istituzioni, nel corso dell’incontro sul tema “Madonie: scelte di programmazione per una futura montagna di risorse” organizzato a Castellana Sicula dal Consorzio BioHerb con la collaborazione della Fondazione Sabir.
Il dibattito ha preso spunto dalla relazione dell’avvocato Carmine Capri, presidente della Fondazione Sabir, sul tema “Programmazione assistita ed integrata: un’unica cabina di regia per lo sviluppo delle Madonie”.
Della Montagna, però, bisogna fare una questione di sviluppo.
E perché lo sviluppo possa essere una realtà, occorre organizzare, regolare e monitorare le componenti primarie. Una concezione innovativa delle politiche per le Madonie -come già segnalato dalla vigente legge nazionale sulla montagna- deve essere impostata in un’ottica di sviluppo complessivo, in termini integrati e non, come in passato, sulla base di interventi specifici, per specifiche condizioni di svantaggio e per l’attuazione di politiche settoriali.
Programmare oggi lo sviluppo delle Madonie è una priorità ineludibile, e non solo per obiettivi economici ed ambientali, ma per tutelare i diritti della gente e delle comunità che in montagna ancora vivono, migliorarne la quotidianità e la qualità della vita.
Alla vigilia della definizione della Programmazione Regionale 2007-2013, facendo tesoro dell’esperienza maturata nell’attuale ciclo 2000-2006, ormai concluso, ed in considerazione anche degli errori compiuti, oggi è possibile disegnare lo sviluppo futuro delle Madonie, identificando una metodologia efficace di valorizzazione delle risorse madonite e di riduzione dei deficit connessi alla marginalità geografica, una metodologia valida in termini complessivi, ma a tutti i comparti produttivi
applicabile.