Per una dorsale ferroviaria in Sicilia, occorre scegliere tra “alta velocità” ed “alta qualità”
PALERMO, 18 LUGLIO
Il 91% dei siciliani, secondo un sondaggio della Fondazione Sabir, e’ scontento dei trasporti regionali.
Di questo e della connessione tra i trasporti e i prodotti energetici se ne e’ parlato a Palermo al convegno “Energia &Trasporti”, promosso da Carmine Capri’, presidente della Fondazione Sabir.
Per Gandolfo Gallina, direttore dell’Ufficio speciale per l’Energia dell’assessorato regionale all’Industria “la Regione ha avviato una trattativa con Terna per pianificare e progettare una nuova rete elettrica: un investimento di l miliardo e 200 milioni di euro”.
In Sicilia la soluzione per Capri’ potrebbe essere “un impiego maggiore dei sistemi di trasporto su ferro con un ritorno al treno. Per fare cio’, pero’ occorre prima rendere il sistema ferroviario efficiente e rapido. A questo proposito si deve lavorare sulla dorsale ferroviaria che, naturale prosecuzione del Ponte sullo stretto, semplificherebbe i collegamenti interni”.
A tal proposito, durante il convegno su “Energia e Trasporti”, la Fondazione Sabir ha presentato la proposta di realizzazione di una dorsale ferroviaria che dovrebbe collegare Palermo e Messina, passando per Catania. La dorsale in parola attraverserebbe le province orientali di Caltanissetta ed Enna convogliandole all’interno del sistema, sul cui asse si dovrebbero poi connettere i collegamenti con Trapani, Agrigento e Siracusa-Ragusa.
La realizzazione di questa proposta comporterebbe però una opzione tra “l’Alta Velocità” e “l’Alta Qualità”. Il collegamento, cioè, attraverso la dorsale non raggiungerebbe i 300 km orari, ma si fermerebbe al di sotto dei 200.
L’Assessore regionale al Turismo ed ai Trasporti, Titti Bufardeci, che per conoscere meglio il tema incontrerà i rappresentanti della Fondazione Sabir la prossima settimana, ha dichiarato di non avere alcuna preclusione ideologica verso qualsiasi ipotesi, anche in considerazione del fatto che la scelta dell’Alta Qualità farebbe diminuire la spesa complessiva di 4 miliardi di euro, occorrenti per l’Alta Velocità , a 2 miliardi e 800 milioni di euro, che potrebbero essere reperiti tra i fondi della programmazione europea 2007-2013. Ed il Dirigente Generale dell’Assessorato all’Industria, Gandolfo Gandi Gallina, ha dichiarato la disponibilità dei suoi uffici a studiare la proposta emersa nel corso del Convegno.
Il progetto illustrato nel Convegno della Sabir rientra tra le premesse infrastrutturali propedeutiche alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Va così delineandosi la strategia che dovrà ridare fiato allo sviluppo siciliano. Una strategia che punti sulle grandi infrastrutture e sulla portualità, al fine di drenare l’enorme volume di traffico che, anche a seguito dell’entrata in vigore, nel 2010, della zona di libero scambio, contrassegnerà il flusso delle merci da Oriente verso Occidente e viceversa.